Sulla felicità
Nei miei scaffali ci sono i libri di mio padre. Quando ho dei dubbi su cosa leggere, ne prendo alcuni a caso. È così che sono arrivata a La giornata d'uno scrutatore , di Italo Calvino. Non è un libro lungo, anzi. Come dice il titolo, si tratta di un giorno di elezioni, alcune ore in cui il protagonista fa lo scrutatore nelle elezioni politiche italiane del 1953, nel seggio elettorale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, il Cottolengo di Torino. Il libro è una riflessione sulla democrazia. L'ho riletto più volte perché imparo sempre qualcosa di nuovo sui limiti delle nostre idee di apertura, uguaglianza, diritti e correnti politiche. Ma c’è anche un altro argomento toccato nel libro: la felicità. In una delle scene del libro, Amerigo, il personaggio principale, guarda un padre e suo figlio. Il padre, un contadino, aveva indossato i migliori vestiti per andare a trovare suo figlio, internato al Cottolengo per una disabilità mentale. L'uomo aveva p...