Sul contrario di uno

Devo chiarire, prima di tutto: è molto ben scritto. L'autore ha, senza dubbio, mestiere. Ma che fatica finire questo libro! L'ho sentito pesante e noioso. Più che di racconti, questo sembra un libro di non-fiction personale: l'unico personaggio è l'autore stesso. 

Ma è anche un libro programmatico: si aspetta dal lettore una visione di mondo specifica e relativamente limitata, simile a quella dell'autore, con una visione morale e politica specifica. Infatti, ci sono racconti e testi che suppongono che il lettore sia italiano, conosca la storia recente e sia d'accordo con la visione dell'autore sullo Stato, sulla politica, sulla gioventù. D'altro modo, le storie sembrano ... vuote. Manca qualcosa.

A me piacciono i libri che non pretendono insegnare, dare una lezione sul bene e sul male. Preferisco quelli che lasciano al lettore avere una propria lettura personale, anche morale, anche se diversa da quella che vuole l'autore. 

Insomma: questo libro non è per me.


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