C'è posta per te
Non esiste il modo giusto di scrivere un buon libro o un buon poema. Se fosse così avremmo tantissimi grandi libri e migliaia di grandi autori. Scrivere è un mestiere ingrato. Sembra facile, ma nella sua semplicità c’è un tranello: per ogni frase bella e luminosa e semplice ci sono ore di lavoro, lunghi periodi di solitudine e silenzio, scaffali di libri divorati e centinaia di pagine di bozze più o meno decenti, molti scarti e tante riscritture. A volte si ha l’impressione di camminare nel buio. Gli amici e i parenti, primi lettori degli autori dilettanti, aiutano, ma possono essere insufficienti e talvolta pure deleteri, perché possono elogiarti con le migliori intenzioni inducendoti a pensare di essere già ad alti livelli, mentre sei ancora acerbo. Avere un maestro può essere di gran aiuto, ma non sempre è stato possibile trovarne uno. Adesso, nel web, si possono trovare tantissimi corsi e guide, manuali e approcci, maestri bravi e altri non tanto; ma prima non era così. Un s...