C'è posta per te

 


Non esiste il modo giusto di scrivere un buon libro o un buon poema. Se fosse così avremmo tantissimi grandi libri e migliaia di grandi autori. Scrivere è un mestiere ingrato. Sembra facile, ma nella sua semplicità c’è un tranello: per ogni frase bella e luminosa e semplice ci sono ore di lavoro, lunghi periodi di solitudine e silenzio, scaffali di libri divorati e centinaia di pagine di bozze più o meno decenti, molti scarti e tante riscritture.

A volte si ha l’impressione di camminare nel buio. Gli amici e i parenti, primi lettori degli autori dilettanti, aiutano, ma possono essere insufficienti e talvolta pure deleteri, perché possono elogiarti con le migliori intenzioni inducendoti a pensare di essere già ad alti livelli, mentre sei ancora acerbo. Avere un maestro può essere di gran aiuto, ma non sempre è stato possibile trovarne uno. Adesso, nel web, si possono trovare tantissimi corsi e guide, manuali e approcci, maestri bravi e altri non tanto; ma prima non era così. Un sistema per sapere se la propria scrittura era più o meno efficace era rivolgersi alle riviste letterarie che pubblicavano i testi considerati più interessanti tra quelli ricevuti dai lettori.

Wislawa Szymborska ha mantenuto per molto tempo una piccola rubrica nella rivista “Życie Literackie” intitolata “Posta letteraria” che faceva un qualcosa in più: accettava testi sia in prosa sia in versi di chi ne voleva ricevere un giudizio o una critica, un parere sul proprio lavoro.

Il libro “Posta letteraria”, pubblicato dalla piccola Libri Scheiwiller, è la raccolta di riflessioni, spunti, commenti e concetti elementari del lavoro poetico che offriva Szymborska ai lettori. È come assistere a un piccolo corso della visione poetica di questa magnifica autrice.

Acuta, ironica, luminosa: Szymborska offre piccoli aforismi che permettono di capire un periodo storico e artistico e che conformano una stupenda guida per avvicinarsi alla scrittura poetica. La sua posta è una visione del lavoro rigoroso che c’è dietro un poema, un faro per naviganti di parole.

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