Asteroidea

 

Il corpo degli asteroidei è ricoperto da una teca di origine mesodermica fatta di piastre ravvicinate l'una all'altra, ricoperta da un sottile strato di pelle. Gli asteroidei non hanno un cervello centralizzato ma un sistema nervoso complesso che corre lungo ogni braccio, in modo radiale, costituito da due reti: una sensoriale nell'epidermide e una motoria radiale. Non hanno la capacità di pianificare le loro azioni. Se un braccio rileva un odore attraente, diventa dominante e temporaneamente supera le altre braccia per iniziare il movimento verso la preda. Se un braccio si rompe, allontanandosi dal corpo centrale, genera a poco a poco un esemplare completo, sviluppa un nuovo corpo.

In un certo senso, le biblioteche sono molto simili alle stelle marine. Anche se le lasci indietro, porti con te un loro braccio attaccato al tuo centro vitale che comincia a generare un nuovo corpo in funzione dei libri su cui inciampa e che presto incorpora nella sua nuova struttura. «Una biblioteca è un organismo in perenne movimento. È terreno vulcanico. “La biblioteca è lo spazio dei sostituti del desiderio”», afferma Marco Filoni nel suo libro Inciampi (Italo Svevo).

Lo studio del movimento, della crescita, dell’anatomia e della struttura del corpo delle biblioteche è un modo di conoscere il fondale su cui riposano e crescono. Ci permette di conoscere il cuore di questo corpo senza cervello centrale ma con braccia spudorate che annusano, voraci, le prede che incorpora nella sua struttura.

I zoologi di carta, gli studiosi e i curiosi che si avvicinano a capire il modo in cui si organizza una biblioteca, secondo Filoni «appartengono a un rango esistenziale elevatissimo, ancorché pericoloso: i cavalieri dell’ordine degli scaffali», astronomi di stelle sottomarine che cercano di capire la struttura delle teche ravvicinate che riposano sugli scaffali e i rapporti magici che portano ad abbinare un libro ad un altro.

Lo strumento chiave per immergersi in questo fondale è il dizionario. «Che ogni dizionario sia in fondo una storia d’amore è in effetti vero: è uno scrigno, il rifugio di ogni promessa di felicità perché contiene le parole che danno un nome a tutto ciò che sappiamo, che conosciamo, che amiamo - e pure di ciò che non sappiamo, promessa di futuro» dice Filoni.

Quando gli asteroidei scelgono una preda, si avvicinano lentamente e la abbracciano con così tanta forza che riescono ad aprire gusci e conchiglie per poi mangiarne la carne delicata. Allo stesso modo, una biblioteca ha bisogno di storie e desideri che le permettano non solo assicurare divertimento o istruzione; devono assicurare nutrimento: gioia, belleza e labirinto, corpo di pagine, fondo di mare e braccia di stelle.



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