Lettere

Vicino al palazzo della posta a Cochabamba c'era un piccolo negozio dove donne e uomini andavano a farsi leggere le lettere appena arrivate. I commessi narravano ad alta voce le storie dei migranti alle loro famiglie contadine e analfabete. Ci sono passata davanti centinaia di volte mentre andavo a prendere l'autobus per tornare a casa da scuola.

Una decina di anni dopo, ho ritrovato lo stesso negozio. I commessi ancora leggevano le lettere, ma al posto delle buste e dei francobolli c'erano schermo, scanner e stampante. Le lettere d'amore viaggiavano in bit e tempo reale.

L'ultima volta che sono andata in posta quel negozio non esisteva più. Al suo posto c'era una vendita di cellulari rottamati. Il commesso, giovanissimo, non alzava mai la testa dal suo telefonino. 

Le lettere ormai non arrivavano più.



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