La gratitudine perduta

È da parecchi giorni che voglio scrivere questo post e non ci riesco. 

Ho letto poco fa il libro L'Origine Perduta, della giornalista spagnola Matilde Asensi, già nota per il bestseller L'Ultimo Catone

L'Origine Perduta (edito prima dalla Sonzogno e poi dalla BUR) segue la storia di Arnau, giovane imprenditore e hacker catalano che cerca la cura per una strana maledizione che ha colpito suo fratello Daniel, seguendo le tracce lasciate dagli Incas e dagli yatiris. Questa ricerca lo porta alla Bolivia, al sito archeologico del Tiwanaku e alla foresta e parco nazionale Madidi.
 
Mentre lo leggevo, mi sono venuti in mente tanti argomenti che sono lasciati inconclusi nel libro e che vale la pena di discutere: la questione del linguaggio, la fragilità delle tribù amazzoniche, soprattutto quelle che hanno deciso di isolarsi dal contatto con "l'uomo bianco", la questione sulle origini dell'uomo e la visione della scrittrice sulla scienza, in particolare sull'evoluzione dell'uomo. 

In particolare ho pensato che sarebbe molto interessante fare un confronto tra questa avventura fittizia nella foresta amazzonica e la ricerca storico-etnografica portata avanti da Pablo Cingolani, ricercatore argentino che ha scritto parecchi saggi sulle sue esperienze nell'esplorazione del Madidi facendo una mappatura delle tribù non contattate. Cingolani è uno dei contatissimi ricercatori che ha viaggiato tante volte nei fiumi e pubblicato le sue esperienze nei parchi protetti delle Amazzoni. Ma, al momento di cercare sul web dei riferimenti per la scrittura, mi sono ritrovata con questa notizia: la scrittrice era stata accusata di plagiare il lavoro di Cingolani

Infatti, ricordando certe parti del libro di Asensi ho avuto due impressioni contraddittorie: da un lato, ci sono dei dettagli dell'esperienza dei personaggi nella foresta che soltanto può conoscere chi è stato lì, chi ha esplorato la foresta; e dall'altro lato ci sono degli errori nei dettagli sui momenti in cui i personaggi erano a La Paz che soltanto può fare chi non ci è mai stato in Bolivia (per capirci, nessuno nella Bolivia oserebbe dire che Enriqueta Ulloa, nata a Tarija, sia una cantante aymara: sarebbe come dire che Al Bano è un tipico cantante veneto; o che la Taquiña sia la birra più bevuta a El Alto). Com'era possibile questa discrepanza? Beh, adesso era chiaro: non era mai stata in Bolivia, ma aveva usato la ricerca di Cingolani per ambientare la sua storia, soprattutto nella parte in cui parlava dei Toromonas

Ma si tratta in effetti di plagio? Non c'è una copia testuale né di brani né di capitoli e nemmeno dei personaggi. Nelle prime parti del libro, Asensi ha fatto una ricerca di documenti riguardanti la cultura aymara e ha immerso i risultati nello stesso testo per creare questa avventura, ma nelle seguenti parti non fa neanche un accenno sulla sua "fonte d'ispirazione" documentale. 

C'era bisogno di citare la ricerca come fonte originale del suo testo? La creatività non è un risultato della magica ispirazione arrivata dall'etere che si fa "corpo" nella mente del artista per poi comparire nel foglio. È invece un insieme, una ricreazione fizionale sulla base di diverse influenze ed esperienze. Ogni idea è risultato di esperienze concrete, e non sempre si può fare una lista di citazioni bibliografiche per ogni proposta creativa. Non c'era, allora, bisogno di citare la ricerca di Cingolani. 

Ma forse sarebbe stato un bel gesto. In fondo in fondo, aveva la possibiltà di dare una mano alle ricerche ed esplorazioni di Cingolani, avrebbe potuto mettere sotto i riflettori le esperienze vere, le storie reali di chi sta facendo un lavoro di cura e protezione delle civiltà amazzoniche.

Ecco. Questo è in fondo un problema di credibilità, di gratitudine e di riconoscenza al lavoro degli altri. 

Ovviamente, siccome sono in parte boliviana, mi piacerebbe che si metta a fuoco il lavoro di Cingolani. Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu, oh mio carissimo lettore. C'è bisogno di ringraziare, di fare una lista, di raccontare da dove gli autori prendono idee, spunti, riferimenti? Ci sarebbe qualche eccezione, qualche caso speciale? Quando è che si può parlare di "furto di idee", di plagio o di semplice influenza? Aspetto con ansia le tue risposte. 




Commenti