Vi presento Giordi

 


La maggior parte dei libri che parlano di bambini e ragazzi asperger sono pensati per addetti ai lavori: psicologi, educatori e genitori, che cercano questi testi per capire l’approccio psicoeducativo più adeguato per lavorare e capire la persona autistica / asperger con una visione scientifica e professionale. Il libro di cui ci occupiamo oggi, invece, si propone come un aiuto e guida per permettere ai bambini e ragazzi di scoprire se stessi e riconoscere le loro particolarità.

Ed è proprio quello il punto forte e speciale del libro Io mi chiamo Giordi, scritto ed illustrato da Alice Maurina e pubblicato dalla casa editrice Delmiglio: raccoglie le esperienze dell’autrice stessa affinché il lettore possa avere uno sguardo dalla prospettiva di chi è Asperger. Secondo il dott. Leonardo Zoccante, neuropsichiatra infantile dell’ospedale di Verona, “il libro fornisce chiavi di lettura interessanti, provenienti dal profondo dell’animo, per poter comprendere il Disturbo sulla base di esperienze e memorie vissute”.

Nel libro, Giordi ci racconta chi è e come funziona la sua mente: “Nella mia testa ci sono troppe cose. Sono come mucchi di foglie secche durante l’autunno. Basta un lieve soffio di vento e quei mucchi enormi si sparpagliano, creando il caos”. Ci parla dei suoi interessi speciali, delle sue debolezze e paure, delle piccole (e grandi) difficoltà quotidiane: “Mi piacerebbe che gli altri mi proteggessero da quel caos. Ma non so dire loro come devono fare”.

Ma non si ferma qui: l’autrice ha messo nella voce di un altro personaggio un decalogo con delle linee guida che possono servire per lavorare queste difficoltà, in modo che i giovani lettori trovino anche una mappa per arrivare a una migliore relazione con se stessi e con gli altri. Secondo la dott.ssa Mireya Moyano l’autrice “descrive a parole e soprattutto con immagini i vari punti di possibili difficoltà, ma anche punti di forza e, parlando al cuore delle persone, consegna al lettore una serie di consigli per migliorare la relazione e la comunicazione”.

Ed ecco che arriviamo all’altro punto alto del libro: le immagini. Alice Maurina ci lascia delle vere opere d’arte che ci permettono di conoscere la sua mente, il suo mondo interiore carico di colori e metafore visuali con un “linguaggio” onirico. E la qualità della stampa aiuta ad apprezzare il suo lavoro. La Maurina è una grande artista e ne sentiremo parlare ancora.

Vi lascio una mostra delle immagini presenti nel libro:







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