Sei come sei: C'era una volta Eva


Quando leggo un libro di narrativa italiana, non so veramente cosa aspettarmi. Non conosco la tradizione letteraria italiana, non so ancora quali sono (e non sono) gli argomenti più visitati o quotati, e quali sono considerati rifritti e abusati. Non conosco gli autori che vanno di moda, non so cos’hanno pubblicato prima e cosa si pensa di loro, cosa si deve dire (per essere carini o per non esserlo).

Ho conosciuto a Verona una piccola libreria indipendente e la libraia ogni tanto mi raccomanda dei volumi. Tra loro, c’era  Sei come sei, di Melania Mazzucco e pubblicato da Einaudi. E l’ho amato.

Il libro ci fa seguire Eva, una ragazza di 11 anni, che cerca di ricostruire una famiglia - persa dopo la morte di suo padre Christian. Ma l’altro genitore è Giose, un altro uomo, ex star del punk-rock e con un passato problematico: quando muore Christian, Giose perde la custodia di sua figlia per via di questo passato.

Il romanzo viaggia su argomenti complessi e attuali: diritti civili, matrimonio tra persone dello stesso sesso, genitorialità e capacità di prendersi cura delle persone vicine e dipendenti, maternità surrogata, bullismo, aggressività del branco… L’autrice riesce a proporre questi temi prendendo sempre la parte dei personaggi: racconta cosa e come vivono, e li segue con una certa complicità. Si può non essere d’accordo sulle loro decisioni, ma si capisce da dove nascono, quali bisogni spingono le loro scelte.

Tra queste scelte c’è appunto quella di avere un figlio, uno biologico. Eva nasce da una madre ma è figlia dei suoi padri. Cresce in un ambiente dove veramente è amata e desiderata. E questo libro ci racconta il viaggio di Eva per trovare quella famiglia e quella felicità perduta.

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