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Visualizzazione dei post con l'etichetta Einaudi

Scarpe scomode

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Ho provato più volte a scrivere una recensione sul libro Il treno dei bambini di Viola Ardone ( Einaudi ) e non trovo il modo di affrontarlo.  Ho trovato bellissima la storia stessa, l’umanità di chi decide di aprirsi verso chi ha bisogno. È ammirevole il lavoro fatto dall’Unione delle Donne Italiane e dal Partito Comunista, ed è qualcosa che l’autrice ci tiene a sottolineare. È meravigliosa la storia di queste persone che hanno dato il meglio di sé e delle loro vite per aiutare chi ne aveva bisogno, accogliere i piccoli del sud creando reti di solidarietà e generosità. È qualcosa che dev’essere riconosciuto e ricordato. La storia di Amerigo, il personaggio principale, è commovente e molto ricca di dettagli, come per esempio quando si parla di scarpe e dell’angoscia di chi ha usato sempre scarpe troppo lunghe, troppo strette, troppo usate, che poteva funzionare anche come una metafora della sua vita. Ma il libro come insieme non mi è piaciuto. Non mi ha convinto. Ecco perché: Il ...

Il mestiere di barcaro

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  Ci sono dei mestieri che non esistono più: il barcaro, il cavalante, il calzolaio. Trovi delle persone che fanno questi lavori, ma la loro funzione sociale, economica, storica, è cambiata. Non sono più dei motori economici fondamentali, bensì una specie di folklore locale. Ciò si può vedere nella terraferma del Veneto, che storicamente si collegava attraverso i fiumi, veri e propri vasi circolatori di vitalità, lavoro, alimento e comunicazione. Adesso, invece, la circolazione si fa attraverso le arterie solide e grigie delle autostrade. Nel libro Se l’acqua ride ( Einaudi ) di Paolo Malaguti conosciamo ben presto Caronte, maestro barcaro che fa da guida a suo nipote e morè Ganbeto - e anche a noi lettori - per capire il suo mestiere e il suo modo di vivere: “Noialtri giriamo el mondo, siamo foresti dapartutto, l’unica nostra casa l’è la barca. Chiaro bocia?”. Ma il mondo è in continua trasformazione. Guardati intorno: quali mestieri non ci saranno più domani? Quali stelle scom...

Sei come sei: C'era una volta Eva

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Quando leggo un libro di narrativa italiana, non so veramente cosa aspettarmi. Non conosco la tradizione letteraria italiana, non so ancora quali sono (e non sono) gli argomenti più visitati o quotati, e quali sono considerati rifritti e abusati. Non conosco gli autori che vanno di moda, non so cos’hanno pubblicato prima e cosa si pensa di loro, cosa si deve dire (per essere carini o per non esserlo). Ho conosciuto a Verona una piccola libreria indipendente e la libraia ogni tanto mi raccomanda dei volumi. Tra loro, c’era   Sei come sei , di  Melania Mazzucco  e pubblicato da  Einaudi . E l’ho amato. Il libro ci fa seguire Eva, una ragazza di 11 anni, che cerca di ricostruire una famiglia - persa dopo la morte di suo padre Christian. Ma l’altro genitore è Giose, un altro uomo, ex star del punk-rock e con un passato problematico: quando muore Christian, Giose perde la custodia di sua figlia per via di questo passato. Il romanzo viaggia su argomenti complessi e at...

Il tempo che non c'è

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Diventare madre è come attraversare un portale dimensionale: è un fatto tanto grande che cambia completamente la vita di una donna senza ritorno. Ma se è difficile diventare madre, c’è qualcosa che può esserlo ancora di più: diventare madre di un bambino disabile. Valeria Parrella parte da questa idea per immergerci nei pensieri di una mamma che riceve, poco dopo la nascita del piccolo Arturo, le prime diagnosi di disabilità dovute a sofferenza fetale durante il parto, e poi vengono anche rilevati dei tratti autistici. Il libro (non la storia) inizia con la prima giornata di scuola alle elementari. Questo fatto, che dovrebbe essere un momento di gioia e speranza, per la voce narrante, la madre, non lo è: si tratta invece di un momento di angoscia e paura. Il libro Tempo di imparare ( Einaudi ), di Valeria Parrella , è ben scritto: si nota la bravura della scrittrice nella fluidità con cui si può leggere… ma  - lo confesso - mi sono sentita molto a disagio. Sono autistica. Ho rice...